7 libri da leggere prima di un viaggio in India
Se stai pensando ad un viaggio in India, leggere qualche libro prima di partire può aiutarti a capirne meglio la cultura e le dinamiche che regolano i rapporti fra le persone. L'India è un Paese enorme, dalle mille sfaccettature, spesso feroce e pieno di contrasti, con una storia complessa e millenaria. Per essere un "vero conoscitore" dell'India ci vogliono anni di studio e di viaggi, qua sotto trovi un elenco di libri da leggere prima di un viaggio in India che che possono aiutarti ad innamorarti di questo Paese ed a conoscerlo meglio.
Chiedi di un libro sull'India e la risposta é (quasi) sempre : "Shantaram"! La fama ed il successo di questo libro sono più che meritati: 1000 pagine che si fanno leggere tutte di un fiato, con la voglia costante di andare avanti nella lettura. Il classico libro che vorresti non finisse mai, e che quando finisce ti lascia un senso di vuoto. Shantaram é la storia vera ed incredibile di Gregory Roberts, un eroinomane che alla fine degli anni '70 evade da un carcere australiano e si rifugia a Bombay. Il protagonista é un santo e un delinquente allo stesso tempo: organizza una clinica gratuita per i disperati di una "baraccopoli" di Bombay, lavora con le mafie locali nel riciclaggio di denaro e nella contraffazione di passaporti. Viene arrestato e torturato in un carcere di Bombay per 4 mesi, per poi essere liberato da un capomafia locale. Infine si dedica al contrabbando di armi finalizzato a supportare i mujaheddin afghani, e partecipa a diversi episodi di guerriglia. Una storia di amicizia, di amore per i poveri e per i disperati, di violenza e di guerra, di disperazione e speranza. Un libro che di cui non ci si puó non innamorare e che che raccaomanderetea a tutti i vostri amici.
Siddartha é uno dei libri piú noti della letteratura del '900, un romanzo ambientato nell' India del 500 d.C scritto dal premio Nobel Herman Hesse. Questo romanzo, scritto nel 1922, è stato un punto di riferimento, quasi un libro "culto", per molte generazioni di giovani. Il protagonista, Siddharta appunto, è un giovane alla ricerca della propria strada e di sé stesso, un percorso di crescita personale che si dipana attraverso un alternarsi di accettazione e di rifiuto degli insegnamenti che riceve dai personaggi che incontra lungo la sua strada. Lo stile narrativo é un particolare mix di epica e lirica che rende il romanzo particolarmente affascinante. Il libro è un'immersione nella filosofia orientale, ed i continui riferimenti all'induismo ed al buddismo costituiscono un'ottima maniera per avvicinarsi alla cultura indiana.
I figli della mezzanotte, Salman Rushdie
Questo libro é la prima opera che ha reso famoso a livello mondiale il talento letterario di Salman Rushdie, autore indiano che ha poi vinto il premio Nobel. Il libro racconta la storia di un gruppo particolare di bambini, quelli nati allo scoccare della mezzanotte del 15 agosto 1947: il momento in cui l'India é tornata alla propria indipendenza liberandosi dal giogo dell'Impero britannico.Tutti questi bambini sono dotati di doti sovrannaturali: forza erculea, capacità di diventare invisibili e di viaggiare nel tempo, bellezza soprannaturale. La storia di questi bambini, ed in particolare quella del protagonista-voce narrante Saleem Sinai, si lega a doppio filo con con gli eventi traumatici che hanno senato la storia dell'India del Ventesimo secolo, in un misto di realismo e fantasia particolarmente affascinante.
La cittá della gioia, Dominique La Pierre
Basato sull'esperienza vissuta dallo stesso autore negli anni '70, questo libro é un crudo ritratto della disperazione e della miseria dell'India piú povera, ed allo stesso tempo un inno alla speranza ed al coraggio. Il protagonista é un giovane medico americano che, nel mezzo di una crisi personale, decide di andare in India per fare un'esperienza che lo aiuti a ritrovare la propria strada. La realta che incontra nella piu grande baraccopoli di Calcutta, da tutti chiamata La Cittá della Gioia, é peró sconvogente : fame, sporcizia, malattie, delinquenza e morte. Uomini e donne che vivono tra topi e scarafaggi, nella povertá e nella degrado piú assoluti. Ma le esperienze vissute dai personaggi metteranno in luce la dignitá e l'umanitá degli abitanti della Cittá della Gioia, ultimi fra gli ultimi che nonostante tutto affrontano le avversitá quotidiane con coraggio e speranza nel futuro. Un libro che per molti é una lezione di vita. Da non perdere
Altro libro impegnativo, oltre 1000 pagine, ma un compagno di viaggio di valore inestimabile per un viaggio India. La storia nasce come un giallo, ma é molto piú di questo: un affresco dell'India contemporanea e delle sue infinite sfaccettature. Il protagonista é un ispettore dei polizia di Mumbai (Bombay), che si muove ogni giorno in un sottobosco di piccola criminalitá, mafie locali e violenza. Un delitto di mafia é il pretesto per seguire trame che coinvolgono gli strati più alti ed insospettabili della società indiana. L'indagine é un pretesto che consente a a Vikram Chandra di raccontare la complessitá della società indiana ed i contrasti di una delle metropoli più caotiche ed avvincenti del mondo contemporaneo.
Come cercare di conoscere l'India senza passare per il suo padre fondatore? Protagonista, con la sua teoria della non-violenza, delle battaglie per l'indipendenza dall'Impero Britannico, Gandhi é un personaggio chiave per capire l'India di oggi ed un punto di riferimento mondiale per il suo messaggio di pace e cooperazione. In La mia vita per la libertà, Gandhi racconta minuziosamente la sua vita passando per i vari passaggi chiave che lo hanno portato a dedicarsi alla politica attiva. Dall'infanzia in India, agli studi da avvocato a Londra, passando per gli anni di formazione politica in Sud Africa dove, da avvocato, inizia a dedicarsi a combattere le ingiustizie di cui era vittima la folta comunità indiana presente nel Paese africano. Fino al ritorno in India, ormai politicamente e umanamente maturo, dove prende le redini della campagna per l'indipendenza. Una storia incredibile ed affascinante, raccontata con semplicitá e priva di ogni retorica autocelebrativa.
La Tigre Bianca offre uno spaccato lucido e disincantato dell'India contemporanea, raccontando i retroscena meno nobili della vertiginosa crescita economica di cui é protagonista il Subcontinente. Protagonista di questo libro è l'imprenditore indiano Balram Halway, detto la Tigre Bianca, che si ritrova a scrivere delle lettere al primo ministro cinese che sta per arrivare in India per una visita ufficiale.
Oggetto di questa corrispondenza é la scalata sociale dell'imprenditore stesso : da abitante poverissimo di un paesino sulle rive del Gange, ad imprenditore di successo. Tutto inizia con un lavora da autista per un ricco uomo d'affari di New Delhi : Balram assiste alla progressiva e inarrestabile corruzione del suo padrone, e grazie a questa vicinanza ne assorbe i modi ed i trucchi del mestiere. Capisce così che c'è un modo per avere fuggire dalla miseria ed avere successo: commettere un omicidio, rubare e mettersi in proprio. Grazie a un duro lavoro, a leggi morali dettate solo dal denaro, ma soprattutto applicando le regole degli affari imparate da Mr Ashok, il suo defunto ex principale, il successo non tarda ad arrivare.
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