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Gianluca Gotto: una vita in viaggio alla ricerca della felicità




Prima di essere uno scrittore, Gianluca Gotto è un viaggiatore e un blogger. Ma le due cose sono interconnesse ed entrambe lo hanno convinto a scrivere libri emozionanti e motivanti per tutti coloro che desiderano cambiar vita.


 

Indice degli argomenti dell'articolo :

 

Chi é Gianluca Gotto


Torinese, classe 1990, nomade digitale. Ma se chiedeste a lui una definizione per ciò che è, vi risponderebbe così: “Non siamo più persone, siamo diventati etichette. Ma a ben pensarci, cosa ci definisce davvero? Viaggiando ho trovato una risposta: niente ci definisce meglio di ciò che ci rende felici. Ecco perché alla domanda «Chi sono?» mi piace rispondere parlando di ciò che amo fare”.


Questa affermazione la trovate nella sezione “Chi sono” del suo sito che, insieme alla compagna, gestisce da qualche anno, mentre, nel frattempo, se ne va in giro per il mondo. Ovviamente, dice anche molto altro, ma a pensarci bene, queste poche parole sono sufficienti a darvi un'idea di chi è Gianluca Gotto.


Uno che sostiene che la felicità va oltre le apparenze, oltre a ciò che la società e la famiglia auspicano e che sta a noi trovarla, facendo appunto, ciò che ci piace fare. A Gianluca Gotto piaceva viaggiare e scrivere. E oggi, questo fa: viaggia e scrive.


Vivere e lavorare viaggiando: lo stile di vita del nomade digitale


Aveva solo 20 anni Gianluca Gotto, quando ha deciso che la vita a Torino non faceva per lui. Così sceglie il salto nel buio. Molla tutto e con Claudia, la sua compagna, si regala un paio di work holiday, prima in Australia, poi in Canada. E realizza che quella è la sua vita, fuori dalle mura di un ufficio, all'aria aperta, in mezzo alla natura, libero da orari e convenzioni.


Decide, quindi, di diventare un nomade digitale, un neologismo con cui oggi si designano tutti coloro che viaggiano lavorando e lavorano viaggiando. Tutti quelli che hanno potuto realizzare il sogno di una vita itinerante, grazie alle nuove tecnologie, internet in testa, di cui si avvalgono per mantenersi, mentre circumnavigano il globo alla ricerca della propria felicità.


Nonostante con il suo blog “MangiaViviViaggia” continui a divulgare la sua filosofia di vita, lo scrittore è consapevole che questo non è uno stile di vita adatto a tutti. La felicità di un nomade digitale è ben diversa da quella di chi lavora in ufficio dalle 9 alle 18 e aspetta di andare in pensione. È fatta di piccole cose, è improntata al minimalismo, anche alimentare, è viaggiare leggeri, sia dal punto di vista dei bagagli, quanto da quello degli affetti. È rinunciare alla stabilità delle amicizie, a una casa vista come porto sicuro, a una routine rassicurante e a un futuro stabile.


Per contro, è ciò che garantisce la libertà. Libertà dalle convenzioni, dagli orari, ma soprattutto da un destino già scritto. Tutto ciò vi incuriosisce? Allora visitate il sito del blogger giramondo e, perché no, leggete i suoi libri!


I libri di Gianluca Gotto


Lo stile dello scrittore è scorrevole quanto basta per farvi divorare le pagine, ma il messaggio è abbastanza potente da costringervi a fermarvi e a porvi delle domande. Se state cercando dei libri che vi ispirano a viaggiare, li avete trovati.


Pubblicato nel 2018, questa è l'autobiografia dello scrittore, che racconta la trasformazione da disoccupato di Torino a nomade digitale, da perenne insoddisfatto a scrittore e uomo realizzato e felice.

Partito da casa nel 2016, Gianluca Gotto insegue i suoi sogni con la compagna Claudia, con la quale intraprende un viaggio che è sicuramente fisico, ma che soprattutto, è un viaggio alla ricerca della felicità: “Tutto parte dalla ribellione, quello è il primo passo. Il secondo passo è lanciarsi, il terzo è trovare un paracadute e capire come aprirlo. L'ultimo è godersi la vita, finalmente”.

La ribellione è l'atto di sganciarsi dalle aspettative degli altri, della società, della morale e rendersi conto che, se ciò che si fa non rende felice, è il momento di cambiare. Il lancio è quello verso l'ignoto, è l'affacciarsi a una nuova vita piena di incognite, ma anche di tante promesse. Il godersi la vita, invece, non ha bisogno di spiegazioni.

Un libro di viaggio, insomma, che può certamente essere d'ispirazione, se anche voi al mattino vi svegliate demotivati e trascorrete tutto il giorno in cerca di qualcosa che vi faccia davvero sorridere.


Al contrario del precedente, questo è un romanzo, ma non c'è dubbio che si ispiri al vissuto dell'autore e alle sue numerose esperienze in giro per il mondo. La dedica dice già molto: “Dedicato ai sognatori, agli innamorati, ai viaggiatori, ai ribelli. A chi, invece di puntare in alto, sceglie di puntare oltre”.

Quello che in pratica fa Luca, il protagonista di questo libro di Gianluca Gotto, che una mattina, guardandosi allo specchio, si rende conto di non essere felice. Ha tutto ciò che si può desiderare, un lavoro, una fidanzata, una casa, ma niente di tutto ciò è stato davvero una sua libera scelta. Da questa consapevolezza, la decisione: mollare tutto e inseguire i propri sogni.

Luca si licenzia e parte per Bali, che oltre ad essere una meta da sogno, è il luogo che gli consente di tornare ad innamorarsi di se stesso. Oltre che di Emma, un'altra nomade, che ha abbracciato lo stesso stile di vita, errante, selvaggio, centrato sul qui ed ora.

Un romanzo che parla al cuore di tutti coloro che si sentono insoddisfatti, che non amano la propria vita e che intuiscono che la felicità è altrove. Un libro per trovare il coraggio di mollare tutto e fuggire da un quotidiano grigio e piatto, per costruirsi un futuro pieno di emozioni e ricco di esperienze.


Nel titolo di questo romanzo, pubblicato nel 2021, c'è tutto il messaggio che l'autore vuole comunicare ai suoi lettori: non è finita, finché non è finita. Se ti sai guardare intorno, appunto, succede sempre qualcosa di meraviglioso.

Questa volta il protagonista è Davide, un giovane affermato, che però, all'improvviso, perde tutte le sue certezze: il lavoro, la fidanzata e l'amato nonno, che improvvisamente muore. La depressione prende il sopravvento, ma un evento sta per sconvolgere la sua esistenza. Nel testamento del nonno, infatti, c'è una richiesta ben precisa: vuole che il nipote porti una lettera e le sue ceneri a un suo caro amico che vive in Vietnam.

Il ragazzo coglie la palla al balzo e parte per il paese asiatico, dove conoscerà l'amico del nonno, che esaudirà l'ultimo desiderio del defunto: guarire Davide dalla sua depressione. Grazie a un lungo viaggio in moto attraverso il Vietnam, questo anziane signore insegnerà al giovane ad accettare l'imprevedibilità della vita, ma soprattutto a capire che la propria felicità non deve e non può dipendere da fattori esterni.

Amare il proprio percorso, imparare a vivere nel qui e ed ora, praticare la gentilezza e riconoscere le proprie emozioni diventano i compiti ai quali Davide viene chiamato, scoprendo che la felicità è proprio nel presente che sta vivendo.


Puoi rilassarti, puoi respirare, puoi sorridere, puoi essere felice. Perché ogni processo richiede i suoi tempi. E capirai anche che non devi aspettare che ti succeda qualcosa di bello. Qualcosa di bello sta già accadendo ora: sei vivo.” Esiste insegnamento migliore?


Libri potenti, ricchi di messaggi e speranze. Vogliamo trovargli un difetto? In alcuni passaggi sembrano essere un po' troppo autocelebrativi, come se l'unica scelta giusta fosse quella del nomadismo e tutte le altre restituissero come risultati individui insoddisfatti, tristi e falliti.


Ma lo scrittore è molto giovane, quindi gli abboniamo questo massimalismo e gli riconosciamo, invece, un grande coraggio e la determinazione di cui tutti abbiamo bisogno per realizzare i nostri sogni.

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