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Libri sulla Sicilia: 6 opere per capire la sicilianità


I migliori libri da leggere prima di un viaggio in Sicilia


Tutti gli italiani si sentono orgogliosi di appartenere alla propria regione, ma mai quanto i siciliani. La sicilianità è un modo di essere, di pensare, di proporsi al mondo. Vuoi saperne di più? Ecco 6 libri sulla Sicilia, per capire meglio le sue genti.

 

Indice dei libri recensiti in questo articolo:

 

Perché leggere libri sulla Sicilia? Perché quest'isola è ricca di storia e di cultura, ma soprattutto è la culla delle sue genti, semplici all'apparenza, ma complesse nel loro approccio alla vita e al mondo. I siciliani sono diversi dal resto degli italiani? Ovviamente no, ma sentono di esserlo e questo deve bastare per riconoscergli una propria dignità di popolo.


Un popolo che contrariamente a quanto ci si aspetterebbe da un'isola, solitamente chiusa e monolitica nelle sue usanze e tradizioni, è invece particolarmente ricco, perché frutto di un'interrotta mescolanza di popoli, di arte, cultura e costumi. Capire i siciliani, quindi, può essere davvero difficile, anche perché la regione sconta decenni di malgoverno e paga sulla propria pelle la presenza della mafia, che fra rigurgiti di violenza e periodi di apparente assenza, è invece la vera padrona dell'isola.


L'omertà è spesso considerata come uno dei segni distintivi dei siciliani, condannati a non vedere, a sentire e a parlare dalla prepotenza del malaffare. Ma sotto questo apparente disinteresse, cova un animo socievole, accogliente e generoso, che imparerete a conoscere leggendo questi 6 libri sulla Sicilia, che soprattutto sono 6 libri sui siciliani.


6 libri sulla Sicilia: cosa leggere per capire la sicilianità



La Sicilia è ovviamente sullo sfondo, bella e struggente come tutti noi la conosciamo. Ma ciò che emerge davvero da questi libri sulla Sicilia è il carattere unico e intrigante dei siciliani, che fra una pagina e l'altra riemerge prepotente per ricordarci che non esiste una vera e propria sicilianità, ma solo il coraggio di un popolo, da sempre abituato a dover combattere per esistere.


“Se vogliamo che tutto resti com'è, bisogna che tutto cambi”. Chi non ha mai sentito questa frase? Nel libro viene pronunciata da Tancredi, che sebbene non sia il protagonista del romanzo, ne è di sicuro una figura di spicco. Queste parole sono usate ancora oggi per esprimere il disappunto con cui, in Italia, assistiamo a cambiamenti epocali che però, alla fin fine, non producono nessun reale rinnovamento.

La vicenda del romanzo, pubblicato nel 1958, si svolge in Sicilia, fra il 1860 e il 1910, e ci restituisce uno spaccato dei cambiamenti che portarono alla caduta dei Borboni e al compimento dell'Unità d'Italia. Per farlo, l'autore si concentra su una famiglia aristocratica e, soprattutto, sulla figura del Principe di Salina Fabrizio Corbera, che dall'alto della sua cultura, osserva disilluso il disfacimento del vecchio ordine politico e si rifiuta di partecipare al nuovo.

Un grande affresco del nostro paese, portato sul grande schermo nel 1963 da Luchino Visconti, che dirige Burt Lancaster, Claudia Cardinale e Alain Delon. Un libro meraviglioso per conoscere la Sicilia, a partire dalle sue peculiarità culturali.



L'autrice si è voluta cimentare con una vera e propria saga famigliare, che inizia nel 1799 in Calabria, durante il terremoto, ma si sposta rapidamente a Palermo, dove le famiglie dei due protagonisti tentano di ricostruirsi una nuova vita. La famiglia Florio, infatti, apre un piccolo negozio che gli permetterà, nel giro di poco tempo, di diventare una vera e propria realtà imprenditoriale, capace di suscitare i malumori e le invidie dei palermitani doc, che non gli perdonano le sue umili origini.

Questo romanzo, uscito nel 2019, vi porterà per mano nella Sicilia dell'epoca e, ricco com'è di descrizioni e dettagli, vi sembrerà di essere davvero sull'isola, ad osservare la genesi di quei caratteri tipicamente siciliani, che ancora oggi plasmano cultura e società.

Particolarmente apprezzabili sono le ricorrenti sintesi dei principali avvenimenti storici, che contribuiscono alla ricostruzione di un'ambientazione impeccabile, sotto tutti i punti di vista.


L'autore è considerato uno degli scrittori più influenti della letteratura italiana del Novecento, a cui viene attribuito il merito di aver portato all'attenzione della società e della politica il fenomeno della mafia. Il romanzo fu infatti pubblicato nel 1960, proprio nel periodo in cui il governo continuava a sostenere che questo fenomeno non esistesse.

Il libro prende spunto dalla vicenda di Accursio Miraglia, noto sindacalista comunista di Sciacca, impegnato nella difesa degli operai, ucciso da Cosa Nostra nel 1947. Sebbene non venga esplicitamente chiarito nel romanzo, la metafora della civetta è chiarissima: questo animale notturno rappresenta la mafia, che in quegli anni passa dall'operare nell'ombra ad agire alla luce del sole, forte dell'appoggio delle forze politiche.

Omertà, segreti, depistaggi e l'onnipresente presenza di personaggi politici collusi con la malavita organizzata sono gli ingredienti del romanzo, che a distanza di tanti anni dalla sua pubblicazione, rimane ancora una testimonianza lucida e attuale del cancro di questo paese. In fondo, ancora oggi si dice da più parti che per capire la Sicilia, bisogna partire da Sciascia e dalle sue opere.



L'autore non ha bisogno di presentazioni. Può essere che non abbiate letto nulla della sua produzione letteraria, ma di sicuro ne avrete sentito parlare per via delle trasposizioni televisive dei suoi romanzi con protagonista il commissario Montalbano.

Questo libro non è un romanzo vero e proprio, ma una raccolta di racconti, realizzati fra il 1995 e il 2000, che come suggerito dal titolo, vuole essere una sorta di distillato della realtà siciliana, ancora oggi caratterizzata da tradizioni radicate e cultura millenaria. Denso di particolari, descrizioni di luoghi ed odori tipicamente siciliani, può rappresentare un modo alternativo per conoscere una terra ricca e martoriata dalla storia, che non lascia indifferente nessuno.

In più, vi permetterà di familiarizzare con il dialetto siciliano, visto che come d'abitudine, l'autore non lesina su espressioni e modi di dire tipicamente dialettali.



Pubblicato nel 2005, il romanzo vince il Premio Città di Cuneo e porta alla ribalta la scrittrice, alla sua prima opera letteraria importante. L'ambientazione è lontanissima nel tempo: siamo nella Sicilia del 1185, quando Costanza d'Altavilla, ultima erede della dinastia normanna che governa la Sicilia, viene fatta sposare con Enrico di Svevia per ragioni di stato. Niente di nuovo per l'epoca, ma il matrimonio non piace ai nemici della casata e la donna dovrà proteggere prima lei stessa, poi il figlio, il futuro Federico Barbarossa, da innumerevoli complotti.

Il romanzo contribuisce a far luce sul ruolo delle donne dell'epoca, troppo spesso sottaciuto da testimonianze che, influenzate dal sentire dei tempi, tendevano a relegarle al mero ruolo di mogli e madri. Nonostante alcune scelte narrative si discostino dalla storia reale, il libro restituisce un affresco puntuale di quei tempi, ma soprattutto approfondisce l'aspetto psicologico dei personaggi, soprattutto femminili, che ne escono sfaccettati, complessi e piacevolmente umani.


Il titolo promette una breve storia della Sicilia, ma in realtà il racconto si dipana lungo un arco temporale lunghissimo e la passione dell'autore per l'isola italiana trasuda tra le pagine.

Lo scrittore ha lavorato a lungo come documentarista e reporter, e la cosa appare evidente fin dalle prime righe: il tono è secco e asciutto, ma nonostante ciò, riesce a coinvolgere il lettore, facendolo addentrare nei mille aneddoti del passato. La motivazione che l'ha spinto a scrivere questo libro, la spiega lui stesso, quando dice che ha sentito il bisogno di capire meglio quella sorta di rassegnazione desolata, quel dolore antico che lampeggia negli occhi dei siciliani.

Questo libro è quindi una sintesi accurata della storia della Sicilia, che 2500 anni di storia hanno fatto sì che oggi sia un luogo pieno di arte, storia e fascino suggestivo. Un libro perfetto per capire la Sicilia e i siciliani.


E se dopo aver letto tutti questi libri sulla Sicilia, avrete ancora dei dubbi circa la sicilianità, allora non vi resterà altro da fare che preparare i bagagli e avventuravi sull'isola: non ve ne pentirete.


Buona lettura e buon viaggio!


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