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Scrittori di viaggio: ovvero, il mondo in prosa


Libri e scrittori di viaggio

Volete viaggiare, ma non potete? Approfittate dei racconti degli scrittori di viaggio!


Gli scrittori, uomini o donne che siano, sono individui affascinanti. Se poi sono scrittori di viaggio, sono il top.


E non solo per l'aurea di fascino che emana chiunque abbia avuto la curiosità e il coraggio di varcare confini e gettarsi nelle braccia dell'ignoto, ma perché oltre a viaggiare, questi scrittori hanno saputo anche raccontare ciò che hanno visto, vissuto, provato.


Ed essendo scrittori, lo hanno saputo fare maledettamente bene.


Gli scrittori di viaggio sono una razza in via d'estinzione e non per colpa loro, ma perché al mondo d'oggi ci sono molti turisti e pochi viaggiatori.


La distinzione è fondamentale e non è solo una questione semantica. Il viaggio dei viaggiatori è altro dal mordi e fuggi delle agenzie turistiche, dai weekend low cost e dalle crociere intorno al mondo.


Il viaggio è varcare confini a piedi, non a bordo di un aereo. È non avere una meta, non seguire un itinerario turistico. È sapere quando partire, ma non quando tornare.


Quanti ne esistono, oggi, di viaggiatori capaci di viaggiare in questo modo? Pochi, e proprio per questa ragione gli scrittori di viaggio rivestono un ruolo di fondamentale importanza per chiunque voglia conoscere e capire paesi e popoli lontani.


La letteratura di viaggio è l'ultima arma per difendersi dalla globalizzazione delle informazioni, dalle guide di viaggio scritte prendendo informazioni da Google e dalla perdita di quella consapevolezza che una volta era parte integrante della coscienza di chi, zaino in spalla, partiva.


Rivalutiamo gli scrittori di viaggio, a partire da questi sei, di cui capiremo qualcosa di più attraverso le loro vite, le loro opere più significative e una loro frase, che in un modo o nell'altro, restituisce la loro idea di viaggio e viaggiatore.


Scrittori di viaggio per diventare viaggiatori


Siete interessati all'Asia, all'Europa, all'Australia, al Sud America, all'Africa? Non importa. Lasciate perdere le guide e leggete le opere degli scrittori di viaggio che, più di chiunque altro, hanno saputo viaggiare, capire e raccontare la bellezza di terre lontane e genti diverse. E trasmettere il valore del viaggio in sé, che è sempre più importante della destinazione.


- Tiziano Terzani


Tiziano Terzani libri di viaggio


In un'intervista concessa nel 2002, due anni prima della sua scomparsa, il grande giornalista fiorentino, alla richiesta di un consiglio per tornare ad essere dei veri viaggiatori, risponde così: “Bisogna darsi tempo. Chi pensa di fare tutto in tre giorni, visitando ogni ora qualcosa, ha finito di vivere il viaggio, non può mai lasciarsi andare. Si dovrebbe, poi, viaggiare alla ricerca di qualcosa”.


Tempo e ricerca, ecco il segreto di Terzani per vivere il viaggio come andrebbe vissuto!


Coniugando in modo eccellente il giornalismo con la sua insaziabile curiosità, Terzani fece del viaggio non solo uno strumento del proprio lavoro, ma lo utilizzò, soprattutto verso la fine della sua esistenza, per viaggiare nel proprio mondo interiore, alla ricerca di un significato più profondo.


Terzani, classe 1938, è stato per lungo tempo corrispondente per Der Spiegel e per alcuni fra i maggiori quotidiani italiani, raccontando con la sua prosa giornalistica, sempre emozionata e coinvolta, i maggiori avvenimenti del Sud Est Asiatico a partire dagli anni 70.


Ma soprattutto è stato un raffinato scrittore, che ha saputo coniugare l'amore per il suo mestiere con la passione per il viaggio. Una passione che l'ha portato ad attraversare l'Asia in lungo e in largo, lasciandoci libri perfetti per conoscere e capire quel continente tanto diverso dal nostro.


“In Asia”, “Un indovino mi disse” e “Fantasmi” sono i suoi libri di maggior successo. La sua vita, un esempio per chiunque voglia essere un viaggiatore e non un banale turista.


- Ryszard Kapuściński


Ryszard Kapuściński libri di viaggio

Tra gli scrittori di viaggio più famosi, eccone uno che, per credo personale e inclinazione alla scoperta, è in qualche modo assimilabile a Tiziano Terzani.


Sentite cosa dice: “Ci sono due strade da percorrere simultaneamente per capire il mondo. Una ti porta in giro per il mondo, l'altra dentro te stesso”.


Ancora una volta, il viaggio inteso non solo come modo per conoscere luoghi e popolazioni lontane, ma come strumento per sondare la propria anima, mettere in discussioni convinzioni e crearsi opinioni personali sul mondo e i suoi accadimenti.

Giornalista e scrittore polacco infaticabile, Kapuściński ha viaggiato in tutto il mondo come corrispondente estero ed ha assistito ad innumerevoli colpi di stato, rivoluzioni, guerre, invasioni e lotte di potere, che ha saputo narrare con lucidità e partecipazione allo stesso tempo.


La sua bibliografia è davvero molto estesa, ma pochissime delle sue opere sono state tradotte in italiano e pubblicate nel nostro paese. Peccato.


Ma per farvi un'idea, vi basterà leggere “Ebano”, un viaggio nel continente africano, a cavallo fra la caduta del colonialismo e le spinte all'indipendenza, non sempre finite nel migliore dei modi.


Oppure “Cristo con il fucile in spalla”, racconti e avventure in vari paesi del Terzo Mondo, nei quali narra le gesta di dittatori e rivoluzionari che hanno cambiato le sorti della storia.


Scampato a 4 condanne a morte e incarcerato ben 40 volte, lo scrittore polacco non si è mai fatto intimidire e, convinto com'era che la conoscenza passasse attraverso il viaggio, si è avventurato persino nell'Iran di Khomeyni, nella Palestina dei Fedayyn e in America Latina, dalla quale ha raccontato personaggi del calibro di Camilo Torres e Che Guevara.


Tutte avventure che vale la pena condividere.


- Luis Sepulveda

Sepulveda scrittore libri viaggio sud america

Si è fatto un gran parlare della sua morte, avvenuta il 16 aprile 2020 in seguito al contagio da COVID, avvenuto durante un festival letterario in Portogallo.


Ma a chi ha amato i suoi libri, piace ricordarlo sul Patagonia Express, mentre si dirige verso la Terra del Fuoco.


Oltre ad essere stato un grande scrittore, Sepulveda ha potuto contare su una vita elettrizzante e avventurosa: membro della Gioventù comunista cilena, guerrigliero dell'Esercito di Liberazione Nazionale boliviano, oppositore del regime di Pinochet, esule, giornalista, attivista ecologista con Greenpeace. E viaggiatore. Grande viaggiatore.


Un po' per necessita, quando fuggiva dai regimi dittatoriali che gli davano la caccia, un po' per passione, i viaggi hanno sempre fatto parte della vita del grande scrittore cileno e, probabilmente, sono stati ciò che gli ha permesso di capire meglio la realtà. E di avere voglia di cambiarla.


Ma anche di cambiare se stesso e la propria prospettiva. “Viaggiare è camminare verso l'orizzonte, incontrare l'altro, conoscere, scoprire e tornare più ricchi di quando si era iniziato il cammino”. Che ne dite, è stato abbastanza eloquente?


Tra gli scrittori di viaggio viene soprattutto ricordato per “Patagonia Express”: un viaggio ai confini del mondo, dal quale restituisce personaggi affascinanti dalle vite romanzesche, paesaggi incontaminati e la solitudine degli spazi immensi del sud del continente americano.


Un vero viaggiatore, che tutti rimpiangiamo.


- Bruce Chatwin


Bruce Chatwin scrittore libro viaggio in Patagonia

Quando si parla di scrittori di viaggi, non si può fare a meno di citare il britannico Chatwin, che motivò migliaia di giovani degli anni 70 a lasciare la comfort zone della propria casa per avventurarsi in territori inesplorati. Come? Pubblicando “In Patagonia”, un libro di viaggi che ormai è un cult per chiunque voglia avvinarsi al genere e trovare spunti e motivazioni per mettersi uno zaino sulle spalle.


Chatwin viaggiò molto: Afghanistan, Africa, Unione sovietica, Cina e approcciò ogni luogo da lui visitato con la curiosità del viaggiatore, interessato non solo alla bellezza dei luoghi, ma anche e soprattutto alla cultura dei popoli e alle storie degli individui che incontrava lungo il suo cammino.


Ne volete un saggio? Leggete “Le vie dei Canti”, meno famoso del suo reportage nella Terra del Fuoco, ma altrettanto potente. Qui varca gli oceani per raggiungere l'Australia ed immergersi nella cultura aborigena, alla ricerca del significato del nomadismo.


Un nomadismo che affascinò lo scrittore e che non mancherà di affascinare anche voi. Perché come ebbe a dire, “Il viaggio non soltanto allarga la mente: le dà forma”.


- Paolo Rumiz

Paolo Rumiz libri di viaggio

Questo instancabile viaggiatore è soprattutto un giornalista e, anche per questo motivo, molti suoi resoconti di viaggio li potrete trovare pubblicati sul quotidiano La Repubblica, che ogni anno ospita i racconti dei suoi viaggi estivi.


Rumiz comincia a viaggiare per lavoro: il suo mestiere lo porta a raccontare tanto la dissoluzione della Jugoslavia, quanto l'attacco americano all'Afghanistan, ma durante i suoi primi viaggi qualcosa deve scattargli dentro, perché da allora viaggiare diventerà il suo stile di vita. I suoi reportage coprono praticamente ogni angolo dell'Europa, che attraversa in lungo e in largo, spesso in bicicletta, altre volte a piedi.


Perché a lui non basta varcare le frontiere, vuole viverle. E, per dirla con le sue parole, perché “I luoghi puoi capirli solamente se ci dormi e se cerchi di captare la voce che rilasciano col buio”.

La sua bibliografia è sterminata, ma ci sono un paio di piccole opere che vale davvero la pena leggere. Una è “La leggenda dei monti naviganti”, il racconto dettagliato di due viaggi sulle cime del nostro paese, le Alpi e gli Appennini. Paesaggi, personaggi e riflessioni aprono squarci inattesi sul nostro paese e su realtà che, sebbene a portata di mano, vengono spesso tralasciate in favore di destinazioni più esotiche.


Per quelli di voi che amano l'estero, “Trans Europa Express” è invece il libro più adatto: 6000 chilometri percorsi in 33 giorni, dalla Norvegia alla Turchia, lungo quella cerniera di paesi che uniscono l'Europa alla Russia. Colori, profumi ed emozioni assicurate.


- Bill Bryson


Bill Bryson scrittore libri di viaggio


Come non citare il giornalista statunitense fra i grandi scrittori di viaggi? Leggere i suoi libri non solo è il miglior modo per raccogliere spunti e suggerimenti su paesi lontani, ma è anche l'occasione per farsi due risate. Il suo stile, ironico e caustico quanto basta per farvi sorridere anche delle situazioni più incresciose e imbarazzanti, vi conquisterà all'istante.


Il viaggio scorre da sempre nelle vene di questo scrittore. Il primo viaggio lo fece a soli 21 anni, quando abbandonò l'università per intraprendere un lungo viaggio, durato 4 mesi, nel vecchio continente, con il quale Bryson sembra avere da sempre un rapporto privilegiato.


E da lì, non si è più fermato. “Notizie da un'isoletta” è uno dei suoi libri più famosi, in cui racconta la Gran Bretagna attraversata con ogni mezzo pubblico possibile e zaino sulle spalle, ma anche se meno conosciuto “Una passeggiata nei boschi” merita una lettura: chi altro potrebbe raccontare in modo altrettanto divertente, una fallimentare spedizione in montagna, per percorrere a piedi i 3500 chilometri dell'Appalachian Trail? Fidatevi, nessuno!

E siccome a Bryson piacciono i viaggi lunghi e complessi, godetevi anche il racconto dell'Europa, visto attraverso gli occhi di un americano.


In “Una città o l'altra” viaggerete dalla Norvegia alla Turchia, attraversando 14 nazioni e 32 città. E come lui stesso vi avvisa, vi accorgerete che “Le distanze cambiano radicalmente quando si percorre il mondo a piedi.


Un chilometro diventa un bel pezzetto di strada, tre chilometro sono una distanza decisamente ragguardevole, venti è roba da stramazzare, ottanta sono pressoché inconcepibili. Il mondo, ci si rende conto, è enorme (...)”.


Ancora convinti di voler fare solo i turisti?




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